Fratelli Calevi per garantire ai propri clienti l'eccellenza e la qualità dei prodotti firmati, fa riferimento a certificazioni riconosciute a livello europeo e nazionale.
Questo protocollo definisce le buone pratiche agricole (G.A.P. "Good Agricultural Practice") relative agli elementi essenziali per lo sviluppo della migliore tecnica applicabile da parte dei maggiori gruppi della distribuzione europea. Il protocollo è stato creato dall'Eurep (Euro-Retailer Produce Working Group) che unisce alcune tra le più importanti catene commerciali europee al fine di rispondere alle crescenti esigenze di sicurezza alimentare e di rispetto dell'ambiente. La certificazione di prodotto GLOBAL G.A.P, oltre a costituire uno strumento di vantaggio competitivo, garantisce la possibilità di rispondere alle richieste provenienti dai clienti europei che sempre più richiedono l'adozione di standard internazionali. Il protocollo GLOBAL GAP rappresenta una vera e propria Linea Guida per le Buone Pratiche Agricole.
Questa certificazione internazionale si basa su un metodo di valutazione condiviso per qualificare e selezionare i fornitori di prodotti alimentari. L'obiettivo è costruire la fiducia nei prodotti e nei processi garantendo sicurezza, qualità, legalità e conformità a specifici requisiti del cliente.
Il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI) è una certificazione dei prodotti agricoli e agroalimentari ottenuti con tecniche di produzione integrata.
Il marchio "Tuscia Viterbese" identifica un'azienda della Provincia di Viterbo, che intende distinguersi sul mercato nazionale per la qualità e tipicità del proprio prodotto. Per ottenere tale certificato è necessario depositare un disciplinare di produzione con cui si dettano le regole di coltivazione e si impone la provenienza esclusiva del prodotto dai territori viterbesi. La Camera di Commercio di Viterbo che concede il marchio istituisce un Comitato di Gestione e Controllo che vigila mediante il manuale d'uso e il suindicato Disciplinare di accesso al Marchio.
